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CENTRO RECUPERO
FAUNA ITTICA

CESTHA, ad oggi, è il primo centro di recupero per la fauna ittica presente sul territorio nazionale.
L’attività è incentrata sulla mitigazione degli impatti della pesca professionale nei confronti delle specie di interesse conservazionistico catturate accidentalmente.
L’attività del centro ha come target principali, cavallucci marini, seppie ed elasmobranchi. A questi esemplari si affiancano altre catture accidentali quali astici, stelle marine e pesci ossei in via di estinzione.

Il lavoro sui cavallucci marini ha lo scopo di limitare l’impatto della pesca artigianale primaverile sulla sopravvivenza di questi animali. CESTHA si occupa del recupero, del mantenimento in ambienti protetti e del successivo rilascio in natura. Il team lavora inoltre in sinergia con i pescatori attraverso una formazione dedicata agli operatori del settore per rendere più efficace tutto il processo di tutela e conservazione.

CESTHA segue progetti di tutela delle uova e dei giovanili di seppia da oltre otto anni. L’obiettivo è quello di ridurre la distruzione delle deposizioni che avviene in concomitanza alle operazioni di pesca della specie Sepia officinalis. Le iniziative riguardano il mantenimento e la schiusa in ambiente controllato per decine di migliaia di uova ogni anno e la sperimentazione di substrati da collocare in mare per offrire alle seppie adulte superfici utili alla deposizione.

CESTHA possiede una particolare specializzazione nei confronti degli elasmobranchi, la sottoclasse che raggruppa gli ordini di squali, razze e trigoni. Questi ultimi sono annoverati tra i pazienti più abbondanti del centro poiché mal visti dalla maggior parte dei pescatori a causa del loro pungiglione posto a metà della coda che spesso li rende vittime di violenze o mutilazioni. La fascia costiera ravennate, infine, si è rivelata negli anni un importante sito di parto per questa specie.